In questi giorni ho notato che su alcune pagine di wikipedia compare un preoccupante avviso censorio:

Attenzione: questa pagina è stata oscurata e bloccata a scopo cautelativo a seguito di minaccia di azioni legali contro i redattori della voce e/o Wikimedia. Verrà eventualmente ripristinata alla fine della vicenda che la riguarda.

La cosa oltre che preoccuparmi per i risvolti censori (di cui parlerò in futuro) mi ha spinto a contrastare questa logica censoria con gli stessi strumenti che la rete mi fornisce, così con l’aiuto del mio fido motore di ricerca ho creato una lista di pagine bloccate ( essendo una query a google, è sempre relativamente aggiornata ) e ho poi provveduto a ricercare quelle pagine nella stessa wikipedia.

Ma come ? – direte voi – La pagina è bloccata!  Si, ma it.wikipedia.org è indipendente da en.wikipedia.org e poi, più importante, la history di wikipedia non è l’unico modo per tornare indetro a quando avevamo tutti capelli più lunghi e numerosi. Vi presento un altro amico : web.archive.org!

Con l’aiuto di questi due strumenti ho creato una lista dei personaggi che hanno minacciato (e/o avviato) azioni legali contro wikimedia /wikipediani ed informazioni su di loro provenienti da wikipedia sfuggite alla censura.

La mia intenzione originale era quella di elencare tutti i censori in questo post, ma mi sono reso conto mentre cercavo informazioni del primo, che sarà necessario più spazio. Mi concentrerò infatti in questo post sul solo Antonio Angelucci

Antonio Angelucci -  Proprietario di Tosivest, holding proprietaria di cliniche private-, dei giornali Il Riformista e Libero e di quote di minoranza di società come Capitalia ed Alitalia è stato eletto deputato della Repubblica Italiana per la prima volta nella XVI legislatura nella lista del PDL nella sezione Lombardia 2, circoscrizione 4  (nonstante la sua nascita abruzzese ed attività romana) .

Nel suo passato giudiziario è possibile leggere come egli sia stato implicato nella condanna per corruzione, falso e illecito finanziamento ai partiti di Antonio Fitto con sentenza passata in giudicato il 20 aprile 2008 dalla corte di cassazione. Il finanziamento era di € 500.000 per un appalto di 198 milioni di euro per la gestione di 11 cliniche private assistite dalla regione Puglia.

C’è inoltre un altro processo avviato a febbraio del 2009 che vede Antonio Angelucci imputato insieme ad altre 11 persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa al servizio sanitario pubblico. Truffa stimata intorno ai 170 milioni di euro e che vede imputato anche il figlio Gianpaolo.  Sotto la sua proprietà l’Unità  nel 2000 fallì.

Dopo avervi descritto che bella personcina è questo Angelucci, vado a cena. Buonasera ed al prossimo censore.