July 14, 2009 | In: Ecology, Economy, Opinion

La storia delle cose

Torno ad aggiornare il blog dopo un bel pò di tempo in cui tra esami e problemi di salute ho tenuto la testa altrove, e torno con un altro video estremamente interessante e su cui trovo sia doveroso riflettere.

The Story of Stuff di Annie Leonard è un documentario che ci spiega come il tradizionale modo di descrivere il ciclo produttivo sia disseminato di pericoli per l’ambiente e per l’umanità, e di come la velocità e la quantità di cose consumate sia scientificamente al di sopra del nostro reale bisogno. Un lavoro molto ben documentato sul sito www.thestoryofstuff.com che si è già trasformato in un blog e stia per diventare un libro.

Vi traduco il “fact sheet”, che è un pò la sintesi dei dati presenti nel video.

• Negli ultimi tre decenni, un terzo delle risorse naturali base del pianeta sono state consumate.
• Negli Stati Uniti, vi sono rimaste meno del 4% delle foreste originarie.
• Il quaranta per cento dei corsi d’acqua negli Stati Uniti sono diventati non potabili.
• Gli Stati Uniti hanno il 5% della popolazione mondiale, ma consumano il 30% delle risorse del mondo e creano il 30% di tutta l’immondizia globale.
• Se tutti consumassero ai tassi degli USA, avremmo bisogno dai 3 ai 5 pianeti.
• Ci sono più di 100.000 sostanze chimiche sintetiche in commercio oggi.
• Solo una manciata di prodotti chimici di sintesi è stato testato anche per gli  effetti sulla salute umana e NESSUNO di questi è stato testato per l’impatto che ottiene se utilizzato in sinergia con altri prodotti chimici.
• Negli Stati Uniti, l’industria ammette di liberare oltre 2 milioni di tonnellate di sostanze chimiche tossiche all’anno. E questo è quello che dichiarano.
• Una persona negli Stati Uniti consuma in meia il doppio di quanto consumasse una persona 50 anni fà.
• Ognuno di noi vede in un anno più pubblicità di quanto ne vedesse 50 anni fà una persona nella sua intera vita.
• Gli indici di benessere e felicità negli Stati Uniti hanno toccato un picco negli anni 50 e sono poi diminuiti.
• Negli stati uniti si spendono 3-4 volte le ore in shopping rispetto alla media europea.
• La dimensione media della casa negli Stati Uniti è raddoppiata dopo il 1970.
• Ogni persona negli Stati Uniti crea 2 chili di immondizia al giorno, il doppio rispetto trent’anni fà.
• Per ogni sacco di rifiuti buttato nella pattumiera sotto casa, 70 sacchi di immondizia sono stati creati a monte, per creare le cose che sono buttate in quel singolo sacco sotto casa.

È vero, non siamo americani e per fortuna non abbiamo la velocità di “consumo”dei nostri alleati d’oltreoceano, ma non trovate anche voi che molte delle cose che compriamo, disimballiamo, utilizziamo e poi buttiamo potrebbero tranquillamente durare di più, essere riutilizzate in altri modi, essere vendute con meno contenitori ed infine essere realmente riciclate?
Inoltre è realmente necessario l’utilizzo di materiali che oltre ad avere un impatto ambientale maggiore, hanno percorso più kilometri di voi in tutta la vostra vita? Costano di meno alla produzione, ma questo perchè i costi vengono esternalizzati a discapito dell’ambiente, e quindi a discapito nostro.

Personalmente ritengo che sarebbe giusto avere un atteggiamento quanto meno più consapevole come persone, più che come consumatori. Nonostante ciò si scontri con la mia proverbiale pigrizia. ^^

Per i soliti pigroni che non hanno ancora deciso di migliorare la loro conoscenza della lingua inglese con dei video interessanti, segnalo anche la versione italiana.

Video in Italico

1 Response to La storia delle cose

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Umberto

June 23rd, 2011 at 20:37

Marcè… mi hai letto nel pensiero? questo video è favoloso e anche l’articolo! Grande.

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